*scappellotto*
Non fai merdate. Non sei stronza e non sei noiosa.
*calcio*
E non sei invadente.
*ciabatta*
Se fossimo tutti puri come l'acqua del water (cit. - punti kudos a chi la riconosce) nessuno avrebbe problemi, vivremmo tutti felici in un mondo di ovatta e marshmallows e, peggio, saremmo tutti fottutamente uguali. Beh, forse sull'ovatta e i marshmallows staremmo pure tutti apposto. Non mi dispiacerebbe, davvero: non dovrei fare sforzi per imbottirmi di zuccheri come una vacca: tanto lo faccio lo stesso, solo che ci impiego del tempo e un sacco di denaro (che non ho, giustappunto).
E fatica.
Se fossimo tutti uguali (peggio ti dico, se fossero tutti come me XD) mi sarei andata a sparare nell'angolo con una carabina. Cago il cazzo che è un continuo, e ciò che è peggio è che lo riconosco io per prima: me ne accorgo, ma me ne accorgo dopo. Nel frattempo ho sfrantumato lo sfrantumabile, i gingilli preziosi mai battuti dal sole (o per lo meno di rado) di tutta la gente che mi circonda.
E non so quante volte, con la mia bocca larga, avrò fatto andare a nascondere la gente. Ho un pessimo carattere. Sono buona, in fondo in fondo; me lo dicono in tanti, e me ne rendo conto alle volte anche io (quando me la prendo in quel posto, ovviamente). In fondo in fondo, perché ci devi arrivare: c'è una spessa coltre di grasso di foca prima del buono.
E tutti quelli che l'hanno attraversata tutta (ben pochi), mi sono rimasti attaccati dentro. Tu sei una di quelle: povera te. Il grasso di foca tiene caldi, ma è unto.
Naruto è stato un incrocio: ci siamo trovate tutte lì, in momenti diversi della vita e per vie traverse, però c'ha dato un autostrada comune da seguire, una scappatoia dai problemi della vita di tutti i giorni, dai problemi familiari, dai problemi universitari e da quelli con se stessi.
Skype, se potesse parlare, urlerebbe per tutte le cose a cui ha assistito, negative e positive, tristi, iraconde e gioiose. E quando penso a queste, onestamente, pensare che Naruto è finito mi fa paura. Mi fa un po' timore pensare che non c'è più quella "scusa comune" che ci permetteva di fermarci sulla tastiera a sfumare un po' la rabbia o a condividere un dolore o una gioia.
Per quanto sia stata una scusa, però, ha fatto da legante: per molti di noi, chi sta dall'altro lato non è più solo un nome con un avatar, ma è una persona in carne ed ossa, con cui si è mangiato, riso e pianto.
Non sarà l'assenza di un ninja con i sandali ad impedirmi di romperti le palle e di continuare a considerarti una persona importante della mia crescita e una confidente.
E le rompo, eccome se le rompo: il tuo cane giallo non mi ha sopportato per più di due minuti, prima. Anzi, m'ha pure dato il culo in cam. >_>
Maleducato.
Tutto questo per dirti che ti voglio bene. Scriverlo non mi piace, mi piace di più dirlo a voce, ma sono goffa e mentalmente imbranata, e, come ho già detto, alle cose ci arrivo tardi.
Ma ti voglio bene, e sono contenta di quello stupido ninja biondo con i sandali. Se non fosse stato per lui, molte delle persone care che porto nel mio "grasso di foca" non le conoscerei.
Ti voglio bene, Ali.